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Componenti metallici: produzione e trattamenti superficiali
CROMATURA A SPESSORE NICHELATURA CHIMICA DLC ZINCATURA ELETTROLITICA
PLASMA CERAMICO PREPARAZIONE E FINITURA PROCESSI PRODUTTIVI

 

CROMATURA A SPESSORE E MULTISTRATO

     
      DESCRIZIONE GENERALE DEL TRATTAMENTO

1. Il processo di cromatura a spessore ha come scopo quello di realizzare depositi di cromo duro e resistenti all’usura con spessori superiori ai 3µm (si possono ottenere spessori di oltre 1000 µm a secondo delle esigenze) direttamente sull’oggetto da rivestire senza interposizione di strati di rame o di nichel.

2. Il processo di cromatura a spessore multistrato prevede la deposizione di cromo a più strati (da un minimo di due a un max di quattro), atti ad aumentare la resistenza alla corrosione del manufatto mantenendo inalterate le caratteristiche meccaniche. Il processo prevede la deposizione di uno strato di cromo non fessurato e più tenero con funzione di protezione alla corrosione a cui si sovrappone uno strato di cromo duro resistente all’usura.

Gli oggetti da rivestire sono trattati in una soluzione di sali di cromo e il rivestimento di cromo metallico si ottiene con un processo elettrochimico di riduzione.
   

   
    CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO   Le caratteristiche che determinano la rilevanza tecnica e industriale dei rivestimenti di cromo sono:
- elevata durezza
- basso coefficiente di attrito
- idoneità per impieghi in condizioni tribologiche severe
- antiaderenza
- buona lavorabilità meccanica
- elevata resistenza chimica e termica
- apprezzabile aspetto estetico
Queste caratteristiche permettono l’impiego dei rivestimenti di cromo in svariati settori industriali e li rendono tecnicamente e economicamente non sostituibili in tutte le loro applicazioni più importanti.
         
    CARATTERISTICHE FISICHE  
 Peso specifico 6,9 - 7,1g/c3
 Punto di fusione 1900°C
 Durezza Vickers 850 - 1100
         
    CARATTERISTICHE MECCANICHE   I depositi di cromo sono caratterizzati da elevata durezza e resistenza all’usura ed è grazie a queste peculiarità che trovano impiego in svariati settori.
Per quanto riguarda la durezza è da rimarcare che essa non è direttamente correlata con la resistenza all’usura. Secondo alcune ricerche la massima resistenza all'usura si ottiene attorno agli 800-900 Vickers e non è consigliabile cromare oltre i 1000 Vickers a causa dell'eccessiva fragilità causata dalle tensioni interne del deposito.
Tutto ciò è comunque da valutare a seconda delle caratteristiche del materiale di base e del tipo di sollecitazione a cui sarà sottoposto il manufatto.
         
   

COMPORTAMENTO ALLA CORROSIONE

 

  La resistenza alla corrosione di un deposito di cromo duro dipende dallo spessore depositato, dall'aderenza del deposito e dalla microfessurazione dello stesso. Questa struttura microfessurata è responsabile della elevata durezza dei depositi.
Agenti ossidanti o riducenti hanno scarso effetto sul cromo, tuttavia è rapidamente attaccato dall’acido cloridrico e dai cloruri in genere, moderatamente dall’acido solforico e nitrico diluiti. Per dare un'idea, una lastrina di acciaio opportunamente trattata e rivestita con 0,05 mm dovrebbe essere in grado di superare le 150 ore di esposizione in nebbia salina.
L’impiego della cromatura multistrato è consigliata nel caso di impiego in atmosfere aggressive.
         
    DISTRIBUZIONE E CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO   Lo strato di cromo elettrodeposto non è uniforme nella sua distribuzione, in particolare si avranno zone come gli spigoli o le punte dove si avrà una deposizione molto accentuata, mentre nei fori e nei sottosquadra la deposizione sarà pressoché nulla.
         
    FINITURE  

Nella tabella seguente si può prendere visione delle tipologie di finiture attualmente realizzabili

RIPORTO
CARATTERISTICHE
RUGOSITÀ Ra SPESSORI
Cromo bistrato satinato
CRBS
Deposito composto da uno strato di cromo più tenero ma più resistente alla corrosione e da uno strato di cromo convenzionale.
Aspetto finale come deposto: opaco.
> 0,6 µm
Minimo 15 µm
(10µm + 5µm )

Cromo bistrato lucido
CRBL

Deposito composto da uno strato di cromo più tenero ma più resistente alla corrosione e da uno strato di cromo convenzionale.
Aspetto finale come deposto: leggermente opaco.
da 0,2 a 0,4 µm
Minimo 15 µm
(10µm + 5µm )

Cromo lucido
CRL

Finitura lucida
Sino a 0,4 µm
Minimo 5 µm
Cromo semilucido
CRLS
Finitura semilucida opaca
< 0,6 µm
Minimo 5 µm
Cromo satinato
CRS
Finitura opaca
> 0,6 µm
Minimo 5 µm
         
    MATERIALI RIVESTIBILI  

Possono essere rivestiti dopo opportuni trattamenti di preparazione e senza strati intermedi di nichel o rame i seguenti materiali:
• Ferro
• Alluminio e sue leghe
• Acciai al carbonio anche trattati termicamente
• Acciai inossidabili
• Ghise*
• Rame e sue leghe
• Ottone
• Zama**


* la ghisa dovrà essere sottoposta necessariamente ad un trattamento di sabbiatura prima della deposizione.
** occorre porre particolare attenzione nella scelta della cromatura diretta della zama e dei pressofusi in genere, questi materiali sono soggetti molto facilmente a piccole difettosità durante la fase di formatura (buchi, formazioni di pelli superficiali),tali difettosità risulteranno evidenziate dopo la deposizione del cromo.
I particolari cromati risultati difettosi non potranno essere recuperati mediante scromatura e ricromatura ma vanno rottamati.

         
    TELAISTICA   Per ottenere i migliori risultati possibili in termini di rivestimento e distribuzione dello spessore di cromo riveste grandissima importanza, l’approntamento dei pezzi su telai.
I telai vengono studiati appositamente di volta in volta in collaborazione con il cliente ed il costruttore, risolvendo anche esigenze molto specifiche.
         
    LIMITI DIMENSIONALI   Attualmente Bettini è in grado di cromare particolari con dimensioni comprese fra i pochi millimetri (10-20 mm) e il metro.
Dimensioni max di particolari cilindrici:
h = 1000 mm
Ø = 300 mm
peso max = 300 kg
         
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