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ZINCATURA ELETTROLITICA |
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DESCRIZIONE GENERALE DEL TRATTAMENTO Il processo di zincatura elettrolitica ha come scopo quello di realizzare depositi di zinco in grado di conferire, a seconda dello spessore, resistenza alla corrosione atmosferica. I rivestimenti elettrolitici di zinco possono essere migliorati nell' aspetto e nel potere protettivo con un trattamento finale di "passivazione". |
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DISTRIBUZIONE E CARATTERISTICHE DEL DEPOSITO | Lo strato di zinco elettrodeposto, come tutti i riporti elettrolitici, non è uniforme nella sua distribuzione anche se grazie a particolari additivi aggiunti ai bagni di zincatura si ottengono buone caratteristiche di distribuzione e livellamento del deposito, resta difficoltosa sino a divenire impossibile la deposizione nei fori ciechi e nei sottosquadra. È possibile effettuare la deposizione a telaio o a rotobarile a seconda delle caratteristiche del manufatto o delle esigenze del cliente | |||||||||||||
COMPORTAMENTO ALLA CORROSIONE | I rivestimenti di zinco hanno comportamento ottimale alla corrosione, bastano pochi micron per garantire adeguata protezione contro la corrosione atmosferica. Naturalmente a secondo delle condizioni e dei luoghi di utilizzo potrà rendersi necessario aumentare lo spessore del riporto ed effettuare comunque post trattamenti detti di cromatazione o di passivazione, che oltre a garantire un miglior aspetto estetico al manufatto ne aumenteranno la resistenza alla corrosione. Di norma, a parità di spessore e di condizioni di utilizzo, la passivazione iridescente garantisce una maggiore resistenza alla corrosione rispetto alla passivazione azzurra. |
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FINITURE |
Nella tabella seguente si può prendere visione delle tipologie di finiture (passivazioni) attualmente realizzabili
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MATERIALI RIVESTIBILI |
Attualmente la Bettini è in grado di effettuare riporti di zinco su tutte le tipologie di ferro e acciaio con esclusione delle ghise e degli acciai ad alta velocità di lavorazione AVP | |||||||||||||
TRATTAMENTI TERMICI DOPO LA ZINCATURA | II depositi di zinco possono contenere quantità di idrogeno, generatosi durante la deposizione, che possono dare origine, soprattutto per acciai trattati termicamente, a problemi di infragilimento sia del riporto che del substrato metallico. Lidrogeno può essere parzialmente eliminato per riscaldamento del pezzo intorno ai 180 per tre ore. |
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LIMITI DIMENSIONALI | Attualmente Bettini è in grado di zincare particolari con le dimensioni massime elencate di seguito: lunghezza = 1100 mm altezza = 600 mm peso = 300 kg |
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